Strumenti di difesa nei confronti della persuasione e della manipolazione mentale
Quando si parla di difesa nei confronti della persuasione bisogna prima considerare la distinzione tra due concetti ben distinti. Spesso si considerano erroneamente sinonimi i termini manipolazione e persuasione ; e così il convincimento, il fascino e il carisma. Tuttavia, è essenziale cogliere la sostanziale differenza tra di essi dal punto di vista comunicativo e psicologico.
Persuadere
Una definizione generica di persuasione potrebbe riferirsi alla possibilità di modificare le credenze, gli atteggiamenti e i comportamenti degli individui mediante l’uso della comunicazione. Secondo Nardone (2015) la persuasione è un processo di influenzamento che può essere messo in atto solo in un contesto comunicativo. Tale contesto avrà come unico obiettivo “il condurre soavemente l’altro a vedere la realtà dal punto di vista più utile e vantaggioso allo scopo” (Nardone, 2015, 8). Secondo noi, persuadere significa portare l’altro dalla propria parte senza che se ne accorga dando l’illusione di aver fatto una scelta libera, il concetto di persuasione esclude pertanto ogni forma di violenza.
Convincere
La persuasione può anche essere rivelata e non nascosta: convincere significa fare in modo che l’altro sia d’accordo con il persuasore. Il concetto di portare l’altro dalla propria parte usando tecniche persuasive è sempre presente, ma in modo che la vittima ne sia cosciente e che si senta libera di farlo.
Fascino e carisma
La comunicazione persuasiva è anche contenuta in altri processi comunicativi: il concetto di fascino deriva da fascinum (maleficio), un modo per incatenare la volontà dell’altro; mentre il carisma (charis) è una comunicazione persuasiva socialmente utile, un dono da usare per il bene della comunità.
Manipolazione mentale
Quando la persuasione diventa uno strumento finalizzato esclusivamente a vantaggio di un individuo o di un gruppo, a discapito degli altri coinvolti, essa può assumere un carattere coercitivo e trasformarsi in manipolazione mentale. La manipolazione mentale rappresenta un approccio aggressivo e spesso invasivo che sfrutta gli strumenti della persuasione. Essa impiegherà talvolta violenza sia psicologica che fisica. La sua finalità è quella di costringere qualcuno a compiere azioni contro la propria volontà, spesso attraverso l’uso di metodi psicologici, ma occasionalmente anche di strumenti fisici e chimici. Si parlerà quindi di la persuasione coercitiva, il “lavaggio del cervello,” l’uso di droghe, l’isolamento e l’umiliazione.
La manipolazione mentale, fuori dal contesto educativo, si presenta come una forma di comunicazione dalla quale occorre difendersi. In alcuni casi, anche una comunicazione persuasiva inizialmente neutra può sfoggiarsi in attacchi così potenti da spingere la vittima a cercare protezione. La difesa contro tali pratiche è di fondamentale importanza.
Gli strumenti di difesa
Per quanto riguarda la difesa nei confronti della persuasione, occorre conoscerne gli aspetti teorici. Questa conoscenza permette di neutralizzare gran parte degli attacchi manipolativi. Gli strumenti di difesa si basano su coinvolgimento emotivo, rispetto, empatia, gestione del tempo, controllo personale, relazionale ed obiettivi personali.
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