La persuasione nella relazione di aiuto

La persuasione nella relazione di aiuto

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La persuasione nella relazione di aiuto

Viviamo in un’epoca in costante evoluzione, in cui il modo di affrontare la realtà cambia rapidamente di anno in anno. Tuttavia, tra le poche costanti che resistono al cambiamento, c’è l’uso della persuasione nella relazione di aiuto. Attraverso la persuasione, è possibile influenzare le idee, i concetti e i comportamenti dell’interlocutore. In termini informatici, si potrebbe dire che è possibile “influenzare” la mente umana, tenendo conto delle caratteristiche individuali.

La persuasione nella relazione di aiuto può essere utilizzata sia in modo positivo che negativo, a seconda di come decidiamo di usarla. In questo articolo, esamineremo il concetto di persuasione nella relazione di aiuto in tutte le sue sfaccettature.

Definizione di persuasione nella relazione di aiuto

La persuasione nella relazione di aiuto è un processo che impiega la comunicazione per indurre cambiamenti nelle credenze, negli atteggiamenti e nei comportamenti di un individuo. Questo processo consente di guidare l’altro verso un determinato obiettivo senza che lo percepisca come coercizione. È importante sottolineare che la persuasione non comporta alcuna forma di coercizione o manipolazione mentale (Rizzuto, Schietroma, 2021).

Come influenzare gli atteggiamenti

Gli atteggiamenti sono valutazioni durature di persone, oggetti e situazioni basate su informazioni cognitive, emotive e comportamentali (Hewstone, Stroebe, Jonas, 2015). Gli atteggiamenti includono una componente cognitiva, emotiva e comportamentale.

Nella comunicazione nella relazione di aiuto, è possibile sfruttare queste componenti degli atteggiamenti per influenzare positivamente il paziente. È importante considerare come il cervello umano funzioni e come l’emisfero sinistro e destro siano coinvolti nel processo di cambiamento.

Il cervello nella relazione di aiuto

Il cervello è composto da due emisferi, il sinistro e il destro, ciascuno con peculiarità uniche. L’emisfero sinistro è associato alla razionalità e alla logica, mentre l’emisfero destro è noto per la creatività e la comprensione delle emozioni e dei concetti visivo-spaziali. Nella relazione di aiuto, è possibile sfruttare le differenze tra questi due emisferi per promuovere il benessere del paziente.

Utilizzare la persuasione nella terapia

Nella terapia, è possibile sfruttare i principi della persuasione per aiutare i pazienti a modificare i loro atteggiamenti e comportamenti. L’uso di piccoli cambiamenti comportamentali mirati può influenzare in modo significativo l’atteggiamento globale del paziente.

Inoltre, è essenziale evitare di creare reattanza psicologica nei pazienti. Frasi come “non puoi fare questo” o “la realtà è così” possono scatenare reattanza, portando il paziente a respingere il cambiamento. La persuasione terapeutica può aiutare a evitare questa reazione e ad aprire il paziente a nuove prospettive.

Infine, anticipare le reazioni dei pazienti e giustificare il cambiamento può aiutare a superare le resistenze e a costruire una solida alleanza terapeutica.

In sintesi, la persuasione nella relazione di aiuto è un potente strumento per influenzare positivamente gli atteggiamenti e i comportamenti dei pazienti. Sfruttando le differenze tra i due emisferi cerebrali e applicando principi persuasivi, è possibile promuovere il benessere e il cambiamento positivo nella terapia.


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