La manipolazione mediatica del valore dell’abbondanza

Persuasione e abbondanza su YouTube

Nella nostra società contemporanea, sempre più frenetica e tecnologica, sono presenti molteplici valori differenti tra loro per tipologia e per l’impatto che hanno sulla nostra vita. Proprio per questo è necessario ri-pensare al modo con il quale noi veniamo educati a questi, prestando particolare attenzione ai nuovi strumenti digitali con i quali interagiamo quotidianamente.

In questo articolo ci andremo a soffermare su come il valore dell’abbondanza viene presentato sulla piattaforma online YouTube e sulla modalità attraverso cui diventa un dis-valore che va ad influire sul benessere psicologico degli utenti.

In ordine andremo ad analizzare tre format di video: unboxing mistery box, vlog di coppia e successivamente di famiglia.

Il fenomeno dell’unboxing mistery box

Negli ultimi anni sulla piattaforma digitale di YouTube sta prendendo piede un nuovo format di video chiamato “Unboxing Mistery Box”. Proprio come suggerito dal nome, le “Mistery Box” sono Scatole Misteriose delle quali non si conosce il contenuto; vengono acquistate online e, a seconda del sito di riferimento, possono essere di vario genere: elettronica, abbigliamento, gastronomia e oggettistica varia (D’Acunto, 2021). L’Unboxing, invece, è l’atto di aprire un pacco filmando non solo la scena, ma anche mostrando ogni singolo particolare di quanto trovato al suo interno (Imperato, 2020). Gli youtuber dediti a svolgere questo format, quindi, si registrano mentre aprono scatole delle quali non conoscono il contenuto riportando tutti i loro commenti sui prodotti, le loro reazioni e dando informazioni dettagliate su quanto rinvenuto. Questo fenomeno sta diventando sempre più popolare e molte più persone si dedicano a editare video di questo genere. Secondo D’Acunto (2021) sono essenzialmente due i fattori che determinano il successo di questo format: la convenienza, in quanto il costo delle Mistery Box non corrisponde perfettamente alla somma dei singoli prodotti trovati all’interno della scatola; lo stupore, cioè la scoperta del contenuto solo al momento dell’apertura del pacco. Il principio perno, però, è quello dell’Effetto Wow, cioè “l’arte di creare un positivo stupore” (Curreli, 2020), legato proprio al lasciarsi sorprendere e meravigliare come se si stesse aprendo un regalo. Il principio di base, infatti, è proprio quello di far sentire coccolato il proprio cliente così che si instauri una forma di passaparola che porterà ad influenzare anche altri; in questo modo non solo andranno ad aumentare le vendite, ma anche la popolarità dei brand coinvolti (Imperato, 2020). L’apertura dei pacchi davanti ad una videocamera viene considerata come una forma indiretta di marketing e pubblicità nei confronti dei consumatori e così il video diventa una delle più potenti forme di comunicazione (ANSA, 2020). Le scatole, quindi, non sono più un semplice mezzo di trasporto degli oggetti, quanto piuttosto un manifesto pubblicitario consegnato al consumatore.

In questo contesto, l’abbondanza come può trasformarsi in un dis-valore? Questi youtuber tendono a distorcere questo valore andando a spendere ingenti somme di denaro (anche 10.000€) completamente alla cieca: non solo non conoscono il contenuto delle Mistery Box, ma, soprattutto in caso di abbigliamento, non specificano neanche eventuali taglie e marche che desiderano avere; è facile, quindi, che nelle scatole si trovino vestiti e scarpe che non sono della loro taglia e misura. A queste persone, però, poco importa di ciò, dal momento che sono in grado di rivendere tutto ciò che a loro non piace, non sta bene o già posseggono, in poco tempo e con un ampio guadagno. Affinché, però, si riesca a comprare o, in alcuni sporadici casi, anche a vincere i prodotti che trovano è necessario inscriversi al loro canale YouTube e Instagram e commentare i loro video. In alcuni casi, invece, per riuscire a ottenere ciò che viene messo in palio, è necessario che non solo la persona che si vuole candidare deve eseguire la procedura descritta precedentemente, ma anche altri tre suoi amici. In questo modo, nonostante l’utente abbia la possibilità di vincere o comprare i prodotti presentati nei video, è lo stesso youtuber a guadagnare ingenti somme di denaro per ogni nuovo iscritto al canale. Con l’aumentare dei followers, poi, accresce anche il numero delle pubblicità inserite all’interno dei video, le quali, a loro volta, rappresentano un’altra grande fonte di guadagno.

Andremo adesso ad analizzare i maggiori strumenti persuasivi presenti in questi format di video, facendo particolare riferimento a due youtuber italiani: Luca Cino e Andrea Erati. In accordo con quanto scritto da Roberto Cialdini nel suo libro “Le armi della persuasione” (1984), i principi persuasivi più utilizzati da entrambi gli youtuber sono:

1. Reciprocità, secondo il quale ci si sente in dovere di restituire all’altro un beneficio quando se ne è ricevuto uno in precedenza. Questa si manifesta quando gli youtuber, per ringraziare per l’aumento degli iscritti al canale, acquistano Mistery Box con un costo sempre più ingente dando la possibilità ai followers di comprare o vincere i prodotti.

2. Amicizia e somiglianza, secondo i quali si tende ad acconsentire a richieste svolte da persone che riteniamo nostri amici o simili a noi. Gli youtuber, infatti, all’inizio di ogni video ci tengono a specificare l’assenza di qualsiasi forma di agevolazione, nonostante a volte conoscano il proprietario del sito dal quale acquistano, e vivono insieme all’utente la sorpresa per ciò che viene trovato nelle Mistery Box creando così un rapporto di parità e confidenza.

3. Autorità, secondo la quale si è più propensi a seguire le indicazioni di qualcuno che si considera un esperto in un determinato ambiente. Gli youtuber, con il passare del tempo e con l’aumento dei followers e delle visualizzazioni, diventano dei punti di riferimento. Questa loro credibilità viene enfatizzata non solo per il contesto entro il quale svolgono i video (spesso, infatti, alle loro spalle è presente una vetrina nella quale sono poste delle scarpe molto costose o di edizioni limitate), ma anche perché danno molte informazioni sui prodotti trovati dentro le scatole ponendo anche il costo di ciascun articolo in sovraimpressione.

Dal punto di vista terminologico, invece, le armi persuasive più utilizzate sono:

1. Autorità, nel momento in cui usano termini molto precisi per descrivere il prodotto (specificando per ciascuno marca, nome, anno di produzione ed eventuali collaborazioni) utilizzando soprattutto l’inglese.

2. Amicizia, quando danno molti pareri personali circa i prodotti trovati nelle Mistery Box suggerendo particolari outfit con cui abbinare l’articolo appena trovato.

3. Scarsità, secondo il quale aumenta il desiderio di avere un qualcosa poiché le occasioni per ottenerlo sono molto ridotte. Questi youtuber, infatti, usano spesso frasi come: “Edizione limitata”, “Ce ne sono solo…”, “Questa la avete voi?”, evidenziando come siano poche le chance per possedere quel prodotto.

4. Coerenza e prova sociale, secondo i quali una persona tenderà ad essere sempre coerente con le decisioni precedenti e ad emulare le scelte di altri. Gli youtuber, infatti, tendono a coinvolgere i propri utenti usando il plurale o l’appellativo “Raga” o frasi come “Dovreste aver già capito qualcosina”, “Loro lo conoscono a memoria”, indicando come tutti coloro che guardano i video sono diventati con il tempo esperti di questi articoli, ma soprattutto si mette in risalto il fatto che si vadano a ripercorrere delle scelte che sono sulla stessa lunghezza d’onda delle precedenti.

5. Cattura dell’attenzione tramite l’uso frequente del superlativo assoluto.

Questo format di video all’inizio può apparire come innocuo e fine a se stesso dal momento che ciascuno ha il diritto e la libertà di spendere il proprio denaro come meglio crede, ma in realtà nasconde dietro di sé l’unico scopo di far arricchire il venditore tramite meccanismi di persuasione che si fondano sulla capacità di mettere sullo stesso piano colui che gira il video e colui che lo guarda; in tale modo l’utente non solo si percepisce alla stessa stregua dello Youtuber, ma si sente anche molto coinvolto nel momento in cui espone la merce rinvenuta nelle Mistery Box. La tendenza del format, inoltre, soprattutto con l’accrescimento degli inscritti al canale, determinerà l’aumento della popolarità e dell’autorevolezza degli Youtuber in questo settore. Acquisiscono la capacità di bucare lo schermo e andare oltre, entrare all’interno delle case e delle vite di ogni persona assumendo il ruolo dell’amico di vecchia data dal quale avere consigli e di cui potersi fidare ciecamente.

L’abbondanza nei vlog di coppia

La parola “vlog” si compone della somma dei termini “video” e “blog”. Con la seconda espressione si intende:

“Pagina internet personale, aperta ai commenti dei lettori, di norma organizzata in ordine cronologico e arricchita con link ad altri siti, articoli, immagini, video disponibili in rete”. (Blog in www.treccani.it).

Quindi un vlog consiste nel possedere una pagina internet personale, solitamente su Youtube, nella quale caricare ogni giorno video di se all’interno del proprio quotidiano. Avere un “vlog di coppia” prevede il filmarsi assieme al proprio partner nella vita di tutti i giorni.

Per far sì che l’utente si leghi al canale, i vloggers ricorrono all’uso di tecniche persuasive che sfruttano alcuni principi che regolano il funzionamento dei nostri atteggiamenti. Tra questi: il principio dell’amicizia-gradimento, il principio di reciprocità, il principio della riprova sociale e il principio di scarsità.

Secondo il principio dell’amicizia-gradimento (Rizzuto, Schietroma 2021), le persone manifestano la tendenza ad acconsentire alle richieste fatte da amici o da persone che sono loro gradite. I vloggers, infatti, ricorrono all’utilizzo di uno slang moderno, per approcciare viewers giovani. Inoltre, sottolineano frequentemente le similitudini che condividono con i propri fans e quasi mai portano l’attenzione sulle possibili differenze.

Il principio di reciprocità si basa invece su una regola implicitamente presente nelle nostre menti: “la regola del contraccambio”. Secondo questa norma noi dobbiamo contraccambiare ciò che qualcun altro ci ha dato, che si tratti di un regalo o di un favore. (Cialdini, 2010). Per sfruttare il potere persuasivo di questo principio, questa tipologia di youtubers premia con giveaway (dei premi in denaro o in beni materiali) i propri iscritti, i quali si sentono così vincolati al canale sulla base del proprio bisogno di contraccambiare il dono ricevuto.

Secondo il principio della riprova sociale, uno dei mezzi a cui ricorriamo per decidere cosa considerare “giusto”, è ciò che pensano gli altri. Più persone prendono una direzione, più questa ci sembrerà giusta (Cialdini, 2010). Per usare questo principio, il proprietario di un canale può arrivare a ricorrere a quella che possiamo definire una vera e propria forma di manipolazione mediatica: eliminare ogni forma di commento critico rispetto al contenuto, lasciando, quindi, solo i commenti di adorazione da parte dei loro fans più accaniti. In tal modo, la restante parte degli utenti, spinta dalla riprova sociale, tenderà a conformare il proprio pensiero, allineandolo con quello che crede essere il pensiero della moltitudine.

Infine, sulla base del principio di scarsità, le opportunità ci appaiono più desiderabili quando la loro disponibilità è limitata (Rizzuto, Schietroma 2021). A tale scopo, i vloggers con i canali più seguiti, creano dei canali secondari collegati alla propria pagina, i cui contenuti speciali sono visualizzabili solo pagando una quota mensile: gli utenti che vi accedono entrano a far parte di una elité. La restante parte delle persone che rientra nella cerchia dei followers, di conseguenza si sente limitata nella possibilità di accedere a quella che sembra essere una risorsa per pochi e sulla base del principio di scarsità sarà spinta a pagare anch’essa.

Rispetto al funzionamento di questi principi sulla nostra mente, occorre specificare che, secondo Petty e Cacioppo, il cervello per funzionare ricorre all’uso di due vie, una centrale e una periferica. Tramite la prima via analizziamo i dati in modo sistematico e critico, tramite la seconda, invece, diamo giudizi rapidi, ma basati su un’analisi superficiale dei dati a nostra disposizione (Hewstone, Stroebe, Jonas, 2015). Quando ci rilassiamo ricorriamo all’uso della seconda via e se entriamo in contatto con contenuti che contengono i principi appena esplicati, questi avranno maggiori possibilità di avallare le nostre difese cognitive (Rizzuto, 2021).

La società ci educa al rispetto di alcuni importanti valori, che ben presto impariamo ad accogliere e a condividere. Se è vero che internet è un mezzo di comunicazione, in quanto tale, è possibile sfruttarlo per sedurre gli utenti ad adottare uno stile di vita consumistico. Nello specifico, i contenuti da prendere in considerazione in quest’ottica, sono quelli che vendono il valore dell’abbondanza con il solo scopo di incrementare il profitto personale.

Analizzando alcuni vlog su Youtube, è possibile notare come, una volta acquisito l’utente tramite le tecniche di persuasione succitate, venga realizzata una campagna pubblicitaria non dichiarata ed è qui che si verifica il passaggio da viewer a consumatore. Si viene infatti persuasi circa la necessità di acquisto dei prodotti che vengono mostrati: si crea un bisogno, la cui soddisfazione, tuttavia, porta il proprietario del canale ad arricchirsi. Non è insolito che lo youtuber prenda accordi economici con gli esercizi commerciali, ricavando così un profitto sulle vendite.

Il processo persuasivo può avvenire tramite l’uso di diverse strategie, tra le quali possiamo nominare, ad esempio, il lasciar intravedere all’interno del video cabine armadio ricolme di vestiario pregiato e di lussuosi capi di brand costosi. Vengono spesso mostrate case enormi, nelle quali sono presenti televisori ultimo modello o arredamento di design. Un altro contenuto che è possibile vedere, è quello che mostra i due partner nell’atto di scambiarsi regali, il cui costo elevato viene chiarito all’interno del video. In tal modo, viene implicitamente associato il sentimento di felicità e di appagamento al bene materiale. Per imitazione, nel tentativo di trovare la propria gioia, si viene spinti all’acquisto del medesimo oggetto che sembra donare così tanta allegria ai vlogger.

Un altro strumento per vendere in modo persuasivo e distorto il valore dell’abbondanza è quello delle “challenge”, ossia di sfide tra membri della coppia, come ad esempio: “Tratto male la mia fidanzata/o per un giorno e poi la/o sorprendo con un regalo costoso”, “Ogni volta che il mio partner dice di amarmi gli do cento euro”, “Do alla mia fidanzata/o la mia carta di credito e vedo quanto riesce a spendere in tot tempo” ed infine “Sfida tra partner a chi spende più soldi in un giorno”.

Il risultato è che, ancora una volta, si viene a creare un’associazione sbagliata tra la gioia e il consumo, tra l’amore e il denaro. Tramite il ricorso alla nostra via periferica e mostrandoci realtà alle quali ambiamo, come l’essere parte di una relazione sentimentale appagante o l’essere felici, veniamo persuasi che, per raggiungere i nostri obiettivi personali, dobbiamo comprare ciò che loro possiedono già.

Possiamo a questo punto affermare che, quando sentiamo parlare di “corsa alle visualizzazioni”, in realtà l’espressione corretta sarebbe: “corsa ad acquisire più in fretta possibile la tua attenzione”. Infatti, una volta catturato l’interesse dello spettatore, è molto più facile per il persuasore condurne i pensieri dove desidera.

Siamo abituati a sentire parlare di grandi numeri quando si parla di internet, ma siamo meno propensi a capirne il valore concreto. Ad esempio, la frase “due milioni di visualizzazioni” ci stupisce meno rispetto alla frase “due milioni di persone hanno prestato attenzione a questo video”. Allo scopo di diventare più consapevoli dei numeri che ci vengono presentati in modo continuo, può essere utile riflettere su questo dato: Il Rungrado May Day Stadium è lo stadio più grande del mondo e può ospitare centocinquantamila posti, eppure questa cifra impallidisce rispetto a quelle delle visualizzazioni dei nostri youtuber preferiti (Rungrado May Day Stadium in it.Wikipedia.org).

I vlog di famiglia

I vlog di famiglia sono un genere di video in cui intere famiglie mostrano la loro vita. Nonostante, a primo impatto, sembrino dei video innocui in realtà, all’interno di questi, molto spesso, i genitori riprendono diversi momenti di vita, anche più intimi e personali, dei loro figli, ancora troppo piccoli e inconsapevoli per prendere delle decisioni per loro stessi. Questi video vengono solitamente pubblicati sulla piattaforma di youtube dove, non solo gli iscritti al canale ma anche qualsiasi persona interessata e dotata di un dispositivo e di una connessione internet, possono guardare questi contenuti.

Il tema dell’abbondanza è un tema che ricorre spesso in questi video, soprattutto sui canali youtube di chi ha avuto modo di trarre un elevato profitto economico dai contenuti pubblicati. L’abbondanza viene solitamente esibita, in modo più o meno esplicito, mediante i numerosi privilegi e opportunità di cui la famiglia gode: ville di lusso, viaggi in jet privati e beni di lusso come macchine costose, abbigliamento e accessori di alta moda.

La ACE Family

Tra coloro che propongono su youtube questo genere di contenuti, negli Stati Uniti, una delle famiglie più seguite è la ACE Family che ad oggi, settembre 2021, conta più di 19 milioni di iscritti.

Il canale della famiglia, inizialmente composta dal papà Austin, dalla mamma Catherine e dalla figlia Elle di due mesi, è stato creato il 10 gennaio del 2016 con il nome «Catherine & Austin Vlogs». La famiglia, che successivamente ha modificato il nome del canale in «ACE Family» dove ACE è l’acronimo dei nomi dei tre membri della famiglia, è ad oggi composta anche dalla seconda figlia Alaia di 2 anni e dal figlio Steel di 1 anno.

Ogni video presente sul canale tende ad avere un titolo e una copertina accattivanti che inducono lo spettatore a cliccare sul video che si apre sempre con una “intro”, un breve video che presenta i membri della famiglia. Ad oggi, la intro del canale vede protagonisti non solo i membri della famiglia ma anche alcuni dei loro averi come la loro casa, il loro ring da boxe e la loro Lamborghini. Il tema dell’abbondanza, messo in evidenza anche dalla canzone che accompagna il breve video, risulta centrale fin dai primi secondi in cui il testo della canzone promette «per te farei qualsiasi cosa, qualsiasi cosa di cui tu abbia bisogno finché sei mia, qualsiasi cosa tu voglia per il resto della tua vita, qualsiasi cosa ti piaccia».

Alcuni principi persuasivi

Nell’analizzare questi vlog ho riscontrato alcuni principi di persuasione ricorrenti: il principio di impegno-coerenza, quello di simpatia e familiarità, il principio di scarsità, quello di autorità e il principio di reciprocità.

Sulla base del principio di impegno-coerenza, prendere un impegno implica la necessità di rimanere coerenti con l’impegno iniziale e le richieste di comportamento ad esso coerenti (Rizzuto e Schietroma, 2021). Ne deriva che coloro che li seguono e sono iscritti e quindi fanno parte della «ACE family» saranno più propensi a restargli fedeli per restare coerenti con l’impegno preso, in primo luogo, iscrivendosi al loro canale.

Il principio di simpatia e familiarità constata che siamo attratti da ciò che riteniamo simpatico e simile a noi (Rizzuto e Schietroma, 2021) e da ciò che percepiamo familiare in base al numero di volte che vi siamo stati esposti (Cialdini, 2018). I protagonisti di questi video sono i membri di una famiglia apparentemente come le altre che con gli anni, grazie a youtube, ha avuto modo di arricchirsi sempre di più. Questo principio, in particolar modo, è sfruttato in modo sistematico all’inizio e alla fine di ogni video. All’inizio quando salutano i loro seguaci riferendosi ai “membri della ACE family” come se gli iscritti facessero parte della loro famiglia e alla fine di ogni video, quando, sull’immagine del loro merchandise, che è possibile acquistare con il link che allegano sempre nell’infobox di ogni video, i genitori e le figlie piccole salutano i loro iscritti e dicono loro di volergli bene.
Il principio di familiarità, affiancato al tema dell’abbondanza, lo ritroviamo in numerosi momenti ripresi dalla famiglia. Numerose sono infatti le occasioni in cui la famiglia sfrutta questo principio per esibire l’abbondanza. Un esempio lo si riscontra nel video, pubblicato il 13 settembre del 2019, intitolato «HIDE ‘N’ SEEK IN THE NEW ACE FAMILY HOUSE!!!» in cui la famiglia, insieme ad alcuni amici e parenti, gioca a nascondino nella loro nuova casa. Mentre i partecipanti si nascondono e si cercano, con le videocamere gopro di cui ogni partecipante è dotato viene ripresa la grande casa che la famiglia ha da poco acquistato e che, grazie al noto e familiare gioco, ha modo di mostrare nelle diverse inquadrature.

In base al principio di scarsità invece le opportunità risultano più desiderabili quando la loro disponibilità è limitata (Cialdini, 2018). Questo principio è sfruttato dal fatto che, poiché è impossibile per loro salutare e ringraziare nei video tutti i loro iscritti, ad essere possibilmente estratti per essere salutati e ringraziati sono coloro che sono iscritti, hanno le notifiche attivate, commentano, indossano il loro merchandise e inviano la foto come prova per cui, se si vuole essere notati, bisogna dimostrare il proprio sostegno.
Il principio di scarsità lo si riscontra anche in altri video tra cui «BYE LA…WE’RE MOVING TO MEXICO!!!» pubblicato sul canale il 9 gennaio 2021 e nel video «WE’RE MOVING TO MIAMI…» postato il 1° maggio 2021.

Il primo video vede la famiglia, insieme ad alcuni amici e parenti, partire, con il loro jet privato per andare in Messico. Sull’aereo la famiglia mangia alcuni snack e tra questi anche snack non ancora in commercio a cui fanno pubblicità. In questo caso accanto al principio di scarsità, per cui gli snack accessibili solo in forma limitata sono resi più appetibili, ritroviamo anche il principio di autorità. In base a questo principio, siamo fortemente influenzati e ci fidiamo di persone il cui status symbol, come in questo caso testimoniato dal numero di iscritti al canale e dal jet privato, ci consigliano e ci invitano a provare un determinato prodotto (Cialdini, 2018).

Nel secondo video, mamma Catherine e papà Austin invitano i fan a comprare i biglietti del loro evento di box. Il principio di scarsità lo si ritrova nel fatto che, nell’invitare i fan a compare i biglietti, consigliano di affrettarsi prima che i biglietti esauriscano e non sia più possibile partecipare all’evento. Anche in questo caso la scarsità data dal limitato numero di biglietti disponibili rende l’acquisto più desiderabile perché più difficile da portare a termine e perché alimentata dal desiderio di non lasciarsi sfuggire questa occasione apparentemente rara (Rizzuto e Schietroma, 2021)

Secondo il principio di reciprocità tendiamo a sentirci in dovere di ricambiare favori, regali e inviti (Cialdini, 2018). Questo principio lo si rileva nei giveaway -concorsi che possono vedere in premio il loro merchandise, Iphone, Ipad, Apple Watch e macchine- che la famiglia organizza per ringraziare i seguaci del loro sostegno. Gesti di questo tipo favoriscono il principio di reciprocità per cui i seguaci che ricevono questi regali potranno sentirsi in debito nei loro confronti e decidere di ripagarli continuando ad essere dei sostenitori attivi del canale e ringraziando pubblicamente la ACE Family per la loro “generosità” facendogli ulteriormente pubblicità.

Strumenti di difesa

Dopo aver analizzato quali sono le strategie persuasive alle quali veniamo esposti in questi video, andremo ad approfondire alcuni strumenti di difesa. È da specificare che questi strumenti possono avere una applicazione in ogni format, ma in questa sede abbiamo preferito evidenziare quelli che riteniamo più importanti per ciascuna tipologia di video.

Per difendersi dalla persuasione dei video dell’unboxing mistery box è possibile sfruttare la gestione del tempo: gli youtuber che svolgono questi format tendono a dare molteplici informazioni e molto dettagliate in un lasso di tempo molto ristretto; nel momento in cui questo accade, è necessario fermarsi e riflettere su quanto stanno dicendo, andando ad analizzare parola per parola e non lasciarsi sopraffare dal minimo dettaglio. Nel momento in cui ci si sente travolti e si inizia ad assumere un atteggiamento passivo nei confronti di questi video e delle informazioni è, quindi, necessario fermare il video e riprendere la concentrazione per seguirlo in modo dettagliato se si è davvero interessati a questi prodotti.

Innanzitutto, è necessario tenere sempre a mente che internet, oltre ad essere un mezzo di comunicazione, è anche un luogo virtuale dal quale molto persone traggono profitto. Una seconda accortezza per tutelare sé stessi è quella di domandarsi se ciò che stiamo guardando ci sta piacendo più di quanto avremmo pensato. Se la risposta è sì, occorre riflettere se ciò che gradiamo è realmente il contenuto, oppure l’immagine che lo youtuber dà di sé. Se la risposta alla seconda domanda fosse affermativa, potremmo essere vittime inconsapevoli di alcune strategie persuasive.

Il coinvolgimento emotivo è un ottimo strumento di difesa che può e dovrebbe essere utilizzato per prendere le distanze da contenuti altamente persuasivi come quelli sopra citati. Sulla base di questo strumento di difesa è possibile circoscrivere il coinvolgimento emotivo, cui si appigliano questi video, distaccandosi emotivamente. Seppur ciò non sia facile, è possibile farlo cogliendo in primo luogo la risonanza che questi contenuti hanno su di noi per poi analizzarla in chiave critica. Come abbiamo avuto modo di vedere nel caso dei vlog di famiglia, ciò su cui viene fatta molto leva è il fatto che la famiglia, apparentemente come le altre, fa sentire i seguaci come parte della loro famiglia. Per quanto ciò possa sembrare apparentemente innocuo, è necessario distaccarsi da questi messaggi persuasivi che hanno come scopo quello di far sì che la persona abbassi le proprie difese e, sentendosi parte di una famiglia, resti un sostenitore attivo fedele nel tempo. Analizzando criticamente questi contenuti e quindi prendendo consapevolezza del fatto che si tratta di tecniche persuasive è invece possibile difendersene (Rizzuto e Schietroma, 2021).

Conclusioni

Dopo aver spiegato quali sono i principi persuasivi utilizzati in differenti format di YouTube e aver appreso alcune tecniche di difesa, possiamo ora riconoscere le modalità con cui il valore dell’abbondanza viene distorto e usufruire dei contenuti mediatici in modo più consapevole e responsabile. Questo articolo, quindi, si pone l’obbiettivo di sensibilizzare i lettori a essere sempre presenti a se stessi nel riconoscere i propri stati d’animo in modo da favorire il manifestarsi di quelli funzionali e da limitare il malessere provocato da quelli disfunzionali.

Riferimenti bibliografici

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